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Linee Guida Antintrusione

Da sempre l'impresa Sevimpianti si è distinta per la professionalità dimostrata durante tutta la gestione della commessa, dal primo contatto telefonico, al sopralluogo con successiva redazione dell'offerta di progettazione e infine all'installazione dell'impianto completo di verifiche, prove, documentazione e messa in servizio. Questi risultati sono stati possibili grazie al rispetto rigoroso di regole fondamentali e norme specifiche che riassumiamo di seguito.

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Premesso quanto segue:

Le imprese che operano nel settore degli impianti antintrusione, devono essere abilitate all'esercizio delle attività come prescritto nella "lettera B" e devono avere un responsabile tecnico preposto con atto formale in possesso dei requisiti professionali richiesti nell'articolo 4.

Aziende senza tali abilitazioni e requisiti, NON POSSONO installare impianti di sicurezza e quindi rilasciare la dichiarazione di conformità obbligatoria per ogni tipo di impianto elettrico o elettronico, gli eventuali impianti di sicurezza realizzati sono quindi declassati a semplici "impianti di segnalazione sonora" o "impianti di campanelli", senza alcuna valenza a livello giuridico e normativo, non è quindi possibile affiliarsi gratuitamente con le Forze dell'Ordine in caso di intrusione e si potrebbe perdere ogni diritto al rimborso dei danni da effrazione da parte delle compagnie assicurative.

La Sevimpianti possiede l'abilitazione all'esercizio delle attività come prescritto nella  "lettera B", il titolare Marco Severgnini, responsabile tecnico, è in possesso dei requisiti professionali richiesti.

Redazione dell'offerta di progettazione

Nella fase di sopralluogo ci approcciamo all'edificio o all'area da proteggere con l'obiettivo di effettuare un'attenta analisi del rischio, mediante la valutazione delle probabili vie e metodi di intrusione che potrebbero essere utilizzati da intrusi con diversi livelli di capacità. Utilizziamo la seguente procedura per ottenere l'obiettivo:

Determiniamo il "grado di sicurezza" in conformità con i valori contenuti nell'edificio secondo la norma CEI EN 50131-1:

Grado 1 - rischio basso, previsione di intrusi o rapinatori con scarsa conoscenza degli impianti di sicurezza con attrezzi per lo scasso facilmente reperibili.
Grado 2 - rischio medio-basso, previsione di intrusi o rapinatori con scarsa conoscenza degli impianti di sicurezza ma che utilizzano una gamma generica di utensili e strumenti portatili (es. tester, grimaldelli...).
Grado 3 - rischio medio-alto, previsione di intrusi o rapinatori con discreta conoscenza degli impianti di sicurezza che dispongono di una gamma completa di strumenti e di apparecchi elettronici portatili.
Grado 4 - rischio alto, previsione di intrusi o rapinatori che hanno le capacità e le risorse per pianificare in dettaglio un'intrusione o una rapina e che dispongano di una gamma completa di attrezzature, compresi i mezzi di sostituzione dei componenti di un impianto antintrusione.

Evidenziamo la "classificazione ambientale" delle aree da proteggere:

Classificazione ambientale 1 - Interno, in ambienti chiusi, quando la temperatura è ben controllata, con limite a locali residenziali/uffici (es. proprietà residenziali o commerciali).
Classificazione ambientale 2 - Interno generale, influenze ambientali normalmente presenti in ambienti chiusi, quando la temperatura non è ben controllata (es. corridoi, atri o scale, depositi non riscaldati, magazzini, negozi o ristoranti nei quali il riscaldamento è intermittente).
Classificazione ambientale 3 - Esterno riparato o interno in condizione estreme, influenze ambientali normalmente presenti all'aperto, quando gli impianti antintrusione non sono completamente esposti agli agenti atmosferici o, all'interno, in condizioni ambientali estreme (es. rimesse, fienili, zone di carico).
Classificazione ambientale 4 - Esterno generale, influenze ambientali normalmente presenti all'aperto, quando i componenti degli impianti antintrusione sono completamente esposti alle intemperie (es. prati, giardini, aree industriali esterne).

Valutiamo l'ubicazione dell'edificio da proteggere: nell'ambito dell'analisi del rischio teniamo conto dell'ubicazione dell'area da proteggere.

In particolare valutiamo:

Se l'abitazione è isolata o vicina ad altre
Se l'abitazione è posizionata in una via privata distante da strade ad alto scorrimento
Se l'esterno dell'abitazione, villa o condominio, è ben illuminato
Se l'area è soggetta a lunghi periodi di nebbia
Il tipo di porte di accesso e serrature installate
Il numero e la tipologia di finestre, balconi, terrazzi e tipo di tapparelle o gelosie utilizzate
Il piano in cui è ubicata l'abitazione da proteggere (primo o ultimo piano)

Identifichiamo il "livello di protezione" in relazione ai valori contenuti, alla classificazione ambientale e all'ubicazione dell'edificio secondo la norma CEI EN 50131-1:

Livello di sicurezza 1: controllo apertura delle porte perimetrali e almeno 1 rilevatore volumetrico in una zona "trappola", esempio in corridoio. Collegamenti N.C. o bilanciati.
Livello di sicurezza 2: controllo apertura delle porte perimetrali e di tutte le finestre ed aperture, almeno 1 rilevatore volumetrico in una zona "trappola", esempio in corridoio. Collegamenti bilanciati.
Livello di sicurezza 3: controllo apertura e penetrazione (sismico, inerziale, rottura vetri) delle porte perimetrali e di tutte le finestre ed aperture, diversi rilevatori volumetrici ed una particolare sorveglianza nei confronti di un elemento sensibile (esempio microfono su cassaforte). Collegamenti bilanciati.
Livello di sicurezza 4: controllo apertura e penetrazione (sismico, inerziale, rottura vetri) delle porte perimetrali e di tutte le finestre ed aperture, delle pareti, dei soffitti e dei pavimenti con rilevatori dedicati, diversi rilevatori volumetrici ed una particolare sorveglianza nei confronti di un elemento sensibile (esempio microfono su cassaforte). Collegamenti bilanciati.

N.B. tutti i componenti dell'impianto antintrusione devono avere specifiche tecniche adeguate al livello di protezione per cui sono installati altrimenti l'impianto si declassa al livello di protezione minimo del componente. In particolare, i collegamenti di tutti i sensori in campo devono essere effettuati con linee bilanciate (inserimento di una resistenza in serie al cavo), in caso di un solo collegamento con sistema N.C. (senza resistenza in serie, più sbrigativo ma meno sicuro), la centrale è quindi l'impianto, si declassa al livello di sicurezza 1, il più basso.

Da sempre la Sevimpianti realizza per tutti i sensori in campo, compresi quindi i contatti puntuali reed di porte e finestre, il collegamento "doppio bilanciamento" (inserimento di due resistenze in serie al cavo), il più sicuro e funzionale in quanto permette, per ogni singolo sensore, di rilevarne sia l'apertura che la manomissione con due soli fili e un singolo ingresso in centrale.

Una volta valutato il "livello di protezione" da adottare, sarà redatta l'offerta di progettazione e si potrà stilare un piano di installazione.





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